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Come funziona davvero l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO)?

Nel mio articolo precedente, “Come funziona davvero Google Search?” abbiamo visto le basi su come Google esegue la scansione del web, indicizza i dati e presenta i risultati di ricerca utilizzando un sistema a punteggio chiamato PageRank per determinare quali collegamenti devono essere visualizzati per primi. Vi ho promesso, alla fine dell’articolo di parlare del SEO e dei metodi (leciti) per aumentare il pagerank.

Il termine SEO è sempre più spesso utilizzato in ambito informatico. Libri, seminari, siti web e professioni sono state creati per promuovere e discutere questo argomento. In questo articolo vorrei presentare le possibilità che Google mette a disposizione dei webmaster in ambito SEO. In sostanza, le raccomandazioni di Google sono basate sul controllo dei contenuti, procedure tecniche e controllo sulla qualità. Google inoltre fornisce alcune istruzioni su come aggiungere l’URL del sito e una sitemap per agevolare al meglio il processo di indicizzazione.

Contenuto

Ecco un riepilogo delle “Guideline per i webmaster” di Google, che illustra come sfruttare al massimo i vostri contenuti:

  • Impostare il sito in modo chiaro con una mappa che fornisce collegamenti alle sezioni rilevanti (non troppi link in qualsiasi pagina particolare).
  • Il contenuto deve includere termini che gli utenti potrebbero cercare per indirizzarli alla tua pagina web (per esempio, se stai vendendo attrezzature da campeggio dovresti includere “campeggio”, “equipaggiamento di sopravvivenza”, “attrezzi per escursioni” e altre possibili frasi che descrivono il catalogo dei prodotti).
  • Evitare l’uso di immagini per i contenuti critici; il testo è richiesto da Google per interpretare e indicizzare i contenuti.
  • Assicurarsi che il codice HTML sia corretto e non vi siano errori.
  • Siateconsapevoli che le  pagine dinamiche non possono essere indicizzati con la massima precisione (se non del tutto) come accade per le pagine statiche.

Come dice Mike Wyszomierski in un Video di Google che parla di webspam e violazioni di contenuto: “Il nostro obiettivo è quello di dare agli utenti informazioni pertinenti di alta qualità.” Mike suggerisce anche quanto segue:

  • Non fare copia e incolla di contenuti da altri siti a meno che non aggiunge valore per gli utenti. Lo stesso vale se il sito è in un qualche programma di affiliazione.
  • Siti del tipo “Doorway” (quelli che semplicemente passano gli utenti su altri siti) sono disapprovati. Questo provocherebbe “un impatto negativo sui risultati di ricerca, e in alcuni casi potrebbe anche comportare la rimozione dai risultati di ricerca.”

Procedure tecniche

Gli esperti di Google dicono:

  • Utilizzate un browser di testo come Lynx per esaminare il vostro sito, perché la maggior parte dei motori di ricerca vedono il vostro sito come in Lynx. Se JavaScript, cookie, ID di sessione, frame, DHTML o Flash impediscono di vedere tutti i contenuti del vostro sito in un browser di testo, anche gli spider dei motori di ricerca potrebbe avere problemi durante la scansione del vostro sito.
  • Assicuratevi che il vostro web server supporti l’header If-Modified-Since HTTP. Questa funzione consente al server Web di comunicare a Google se il contenuto è stato modificato dall’ultima scansione effettuata. Questa funzione consente di risparmiare larghezza di banda e sovraccarico.
  • Ottimizzate l’uso del file robots.txt sul vostro server web. Questo file indica ai crawler le directory che possono o non possono essere sottoposti a scansione. Assicuratevi che sia aggiornato e corretto in modo che non bloccare involontariamente il crawler Googlebot. Visitate http://code.google.com/web/controlcrawlindex/docs/faq.html per imparare a istruire i robot. È possibile verificare il file robots.txt per assicurarsi che si sta utilizzando correttamente con lo strumento di analisi robots.txt disponibile in Strumenti per i Webmaster di Google. Utilizzate robots.txt per impedire la scansione dei risultati di pagine di ricerca o altre pagine generate automaticamente che non aggiungono molto valore per gli utenti dei motori di ricerca.
  • Monitorate le prestazioni e i tempi di caricamento e testate il vostro sito tramite diversi browser. Per il monitoraggio delle prestazioni Google suggerisce Page SpeedYSlowWebPagetest, o altri strumenti. In alternativa a quanto segnalato da Google, potrebbe essere utile utilizzare www.digitale.co/pagespeed che permette di analizzare automaticamente centinaia di URL alla volta. Dopo aver inserito un URL, il tool esegue la scansione del sito web e determina il punteggio PageSpeed per ogni sottopagina. I dati PageSpeed sono identici a quelli di Google PageSpeed Insights. Per ulteriori informazioni, strumenti e risorse, date un’occhiata a Let’s Make The Web Faster.
  • Inoltre, attraverso il Site Performance tool in Strumenti per i Webmaster potrete verificare la velocità del vostro sito web come sperimentato dagli utenti di tutto il mondo.

Controllo di qualità

Le linee guida sul controllo di qualità si riducono fondamentalmente al “fair play” e al “no spam”.

  • Non pensiate che aggiungere termini popolari alle vostre pagine (per esempio, “Miley Cyrus” o “Obamacare”), faccia aumentare il vostro punteggio PageRank.
  • Non inserite del testo casuale sul vostro sito web nella speranza che sarà corrispondente a delle parole chiave di ricerca cosi da attrarre più visitatori.
  • Non nascondere il testo o link.
  • Assicuratevi che i vostri links puntino esattamente dove dicono di puntare, piuttosto che puntare verso una “sorpresa”, o ad un più imbarazzante errore 404.
  • Non costruite il vostro sito come “another brick in the wall”, senza che vi sia materiale originale e autentico.
  • Proteggete il vostro sito e ripulitelo da qualsiasi malware, defacement o spam.

Aggiungere il vostro sito all’indice di ricerca di Google

E’ abbastanza semplice segnalare il proprio sito a Google per assicurarsi un posto nel loro mega indice di ricerca. Il sito va segnalato tramite questo link: http://www.google.com/submityourcontent.

Figura 1. Cercare la casella “Website Owner” sulla sinistra e clicca su “Partecipate“. 

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Figura 2 La schermata che appare subito dopo vi indica le diverse opzioni per la segnalazione del vostro sito. Il primo link “Add your URL” è molto semplice e vi porta a una pagina dove è possibile incollare l’URL del sito in un campo, digitare un CAPTCHA e inviare la richiesta. È possibile aggiungere un URL standard come www.mydomain.com o un numero di siti secondari quali www.mydomain.com/firstsection. Per ottimizzare al massimo i risultati, Google consiglia di utilizzare la seconda opzione se si dispone di siti secondari distinti, come quelli per le diverse regioni geografiche.

È possibile aggiungere “Rich Snippet“, le poche righe di testo visualizzate sotto ogni risultato di ricerca, che hanno lo scopo di dare agli utenti un’idea dei contenuti della pagina e del motivo per cui sono pertinenti alla query. Questi possono essere applicati alle opinioni, persone, prodotti, aziende, ricette, eventi, musica e video. Google fornisce alcune istruzioni su come utilizzare questa funzione, che devono essere scritti in un formato ben preciso (microdati, microformati o RDFa).

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Invio di una Sitemap tramite Webmaster Tools di Google

Questa procedura è molto importante poichè aiuta i crawler di Google a visitare tutte le pagine descritte nella sitemap, tramite URL assoluto, fornendo un utile supporto e maggiori informazioni sui contenuti ma in modo particolare se la pagina è dinamica o non è correttamente collegata con altre pagine del sito.

Figura 3. Una Sitemap altri non è che un file XML che contiene tutti gli URL del vostro sito (deve essere al massimo 50Kb), nonché aòlcune informazioni su questi collegamenti, come ad esempio la tipologia di pagina o la frequenza degli aggiornamenti. Google fornisce un esempio sulla loro pagina di “Creazione di Sitemap” qui:

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Se non avete molta dimestichezza con il linguaggio XML o non volete addentrarvi in procedure troppo complicate, sappiate che esistono generatori sitemap online pronti all’uso per facilitare l’operazione. Una volta generata la Sitemap, basta caricarla nella root del vostro sito (ad es. www.mydomain.com ) quindi segnalare il file tramite gli strumenti per i webmaster di Google.

Se avete già segnalato il vostro sito su Strumenti per i Webmaster di Google, bisogna quindi solo aggiungere la sitemap. Altrimenti è necessario aggiungere anche il sito web. Vedremo come fare entrambe le cose.

Figura 4. Tramite questo link https://www.google.com/webmasters/tools/home, avrete accesso agli strumenti per webamster di Google. Per aggiungere il vostro sito, fare clic sul pulsante rosso “Aggiungi un sito”.

google_seo4

Figura E. Inserite l’URL del vostro sito. Se si tratta di un Google Site sarà immediatamente aggiunto senza procedere ad altre verifiche sulla proprietà. Se si tratta di un sito residente su un hosting di terze parti bisogna verificare che la proprietà del sito. La verifica può essere fatta in diversi modi:

  • Tag HTMLAggiungi un meta tag alla home page del tuo sito. 
  • Nome di dominio del provider: Accedi al provider del tuo nome di dominio.
  • Google Analytics: Utilizza il tuo account Google Analytics.
  • Google Tag Manager: Utilizza il tuo account Google Tag Manager.
  • Caricamento di un file HTML: Carica un file HTML sul tuo sito.

Una volta finita le due procedure (inserimento e validazione), e il vostro sito è stato inserito correttamente, cercate la sezione “Sitemap” sulla sinistra.

Figura 5. Fate click sul pulsante rosso “Aggiungi / Testa Sitemap” e date in pasto a google l’URL della vostra sitemap XML. Quindi fate clic su “Test” in modo da assicurarvi che la sitemap sia valida.

google_seo6

È possibile visualizzare il risultato del test per vedere i dettagli ed eventuali errori o link da correggere. Se non ci sono errori (o una volta che avete sistemato gli eventuali errori trovati), eseguite nuovamente il test e alla fine fate clic su “Invia Sitemap” quando siete certi che sia tutto pronto. Semplice ed immediato.

Vuoi saperne di più?

Abbiamo appena appena intaccato la superficie dell’argomento SEO. Per ulteriori informazioni sulle metodologie di Google, potete dare un’occhiata alle FAQ per i Webmaster per ricevere altri suggerimenti sul perchè le pagine web non vengono visualizzate nei risultati di ricerca di Google.

Se siete interessati a saperne di più sul mondo del SEO, commentate quest’articolo e scriverò in futuro nuovi articoli sull’argomento.