Chi ha familiarità con i principi di graphic design, sa che lo spazio (vuoto o negativo, in una sua accezione pessimistica…) è il luogo dove una composizione si sviluppa e prende vita. Lo spazio negativo ci consente di leggere la nostra composizione, di definirne il ritmo, il movimento e permette al lettore di seguire il percorso giusto per arrivare a leggere il messaggio. In questo caso il white space, cioè lo spazio bianco si riferisce alle aree vuote intorno e tra le immagini e il testo sullo schermo o della pagina.
Nel suo libro Design Elements, Timothy Samara afferma che “lo spazio richiama l’attenzione al contenuto, lo separa dai contenuti estranei che stanno intorno e dà agli occhi un luogo di riposo”. Continue Reading